Musiche Dal Mondo

Informações:

Sinopsis

Il podcast della trasmissione Musiche dal mondo di Radio Popolare

Episodios

  • Dudu Kouaté: Africation

    11/02/2019 Duración: 26min

    Ospite in studio, Dudu Kouaté ci presenta il suo album Africation. Nato a Dakar, a venticinque anni Kouaté è arrivato in Europa: è da trent'anni in Italia, e abita a Bergamo. Ha iniziato la sua carriera suonando con i Kunsertu. In questi ultimi anni è stato chiamato a lavorare con l'Art Ensemble of Chicago, la formazione che da mezzo secolo è un emblema del jazz d'avanguardia. Quello che si ascolta in Africation è pressoché tutto suo: Kouaté è innanzitutto un percussionista, ma suona anche strumenti a corda tradizionali, e, come si può sentire in questo album, canta in maniera molto elegante. L'idea di Africation è quella di un risveglio dell'Africa, che Kouaté paragona ad un mendicante seduto sopra una miniera d'oro: e nel brano che dà il titolo al disco si sente la voce di Thomas Sankara, ucciso per stroncare l'esperienza rivoluzionaria che il capitano-presidente aveva avviato nel Burkina Faso.

  • Daughters of Jerusalem

    04/02/2019 Duración: 28min

    Giusto qualche settimana fa siamo tornati ad occuparci dell'etichetta norvegese KKV (vedi podcast del 14 gennaio), e torniamo di nuovo a farlo per un altro album appena uscito. Una delle maggiori direzioni di interesse della KKV è la Palestina: l'etichetta ha per esempio sostenuto la presenza discografica della compianta Rim Banna. Qualche anno fa inoltre la KKV ha pubblicato un album del Gaza Youth Choir, sormontando fra l'altro non poche difficoltà, perché le apparecchiature dovettero passare attraverso il tunnel dall'Egitto, e il produttore norvegese Erik Hillestad e il tecnico del suono dovettero fare richiesta tre volte e aspettare per un anno prima che gli israeliani finalmente concedessero l'autorizzazione per il loro ingresso nella striscia. Adesso l'etichetta ha pubblicato un altro coro palestinese, quaesta volta tutto femminile: il titolo è Daughters of Jerusalem, traduzione del nome che il coro ha in arabo, Banat al Quds, cioè appunto "figlie di Gerusalemme". Le ragazze hanno antiche radici famili

  • Nostalgique Kongo

    28/01/2019 Duración: 28min

    C'erano una volta dei marinai cubani che lavoravano sui bastimenti che facevano la spola tra i Caraibi e l'Africa occidentale. Negli anni tra le due guerre mondiali dei 78 giri di son cubano passarono da loro ai portuali africani, e cominciarono a circolare nel continente nero. I 78 giri trovarono orecchie particolarmente attente a Brazzaville (Congo francese) e a Leopoldville (Congo belga), la futura Kinshasa, dove le musiche locali stavano cominciando a modernizzarsi... Con un florilegio di brani 1950-1960, Nostalgique Kongo, pubblicato dall'etichetta francese Buda Musique (una garanzia: è l'etichetta della aurea collana éthiopiques...), ripercorre i primi momenti della straordinaria epopea della rumba congolese, il più potente genere musicale africano del Novecento e per molti decenni il più influente (e ballato) nel continente nero.

  • Par les damné.e.es de la terre. Des voix de luttes 1969-1989

    21/01/2019 Duración: 27min

    Rocé è un rapper francese nato in Algeria nel 1977. Un giorno un venditore di vinili usati gli mette tra le mani due vecchi dischi, di Colette Magny, cantante francese di vibrante impegno politico, e di Alfred Panou, cantante beninese, antesignano africano del rap/slam: per Rocé è una folgorazione e l'inizio di una collezione di brani in francese legati alle lotte operaie, ai movimenti anticoloniali, alle lotte degli immigrati. Una ricerca che è sfociata in questa raccolta, il cui titolo significativamente richiama l'epocale libro di Frantz Fanon I dannati della terra. Il cd è corredato da un bel fascicolo in cui i brani sono contestualizzati da testi scritti da due storici. Nell'introduzione Rocé ricorda che c'è stato un breve momento che ha visto la convergenza di lotte anticoloniali, lotte di immigrati, lotte operaie, in cui il campo del possibile era aperto, prima che questo momento finisse e si piombasse nell'individualismo, nel breve termine, nell'assenza di progetti alternativi di società. Ma oggi ci s

  • Ooldouz Pouri: Waiting For The Dawn

    14/01/2019 Duración: 27min

    L'etichetta norvegese KKV svolge da tanti anni una importante attività di valorizzazione di artisti - soprattutto donne - del mondo arabo e del Medioriente che rappresentano con la loro musica l'aspirazione alla democrazia, i diritti di minoranze o popoli oppressi, la lotta per la libertà di espressione, i diritti delle donne. Dedicando una attenzione non occasionale a cantanti iraniane, la KKV ha pubblcato anni fa un album di Mahsa Vahdat, che - date le severe restrizioni a cui la pratica pubblica della musica da parte delle donne è sottoposta in Iran - impartisce lezioni di canto persiano nella propria casa ad allieve che come lei non hanno per il momento la prospettiva di esibirsi in pubblico in patria, ma che sono motivate ad apprendere una grande arte e un grande patrimonio. Già presente in Songs in the Mist, altro album pubblicato dalla KKV, una di queste allieve, Ooldouz Pouri, arriva adesso ad un album personale: il grosso del repertorio è costituito da brani in lingua azera (quella azera è la più imp

  • Newpoli: Mediterraneo

    07/01/2019 Duración: 28min

    Newpoli è un gruppo composto in parte da italiani, nati in Basilicata e in Calabria, ma italiani che risiedono negli Stati Uniti, a Boston, e che però continuano a sentire l'importanza della musica tradizionale del Sud, di cui hanno interiorizzato la bellezza e la forza espressiva nella loro vita in Italia. E pur abitando negli Stati Uniti non sono rimasti indifferenti di fronte ai drammi di cui il Mediterraneo in questi anni è teatro, e a cui hanno intitolato l'album, uscito in autunno oltre Atlantico su etichetta Beartones. Un lavoro che si fa apprezzare per le belle le voci di Carmen Marsico e Angela Rossi, la limpidezza della musica neotradizionale, l'utilizzo fine di apporti di altre culture (come un ritmo nordafricano che si integra con un canto del foggiano), la valorizzazione dei dialetti, e il riferirsi ad un tema che è di ieri e di oggi come quello dell'emigrazione.

  • Omaggio a Cuba

    04/01/2019 Duración: 58min

    Nel gennaio del '59 la guerriglia di Fidel Castro entrava vittoriosa all'Avana. Sessant'anni che ricordiamo con una carrellata di brani che toccano diversi aspetti della musica cubana (non tutti: il tempo è tiranno e sono rimasti fuori due fenomeni importantissimi negli ultimi decenni come l'hip hop e il regueton) e diversi momenti della vicenda di Cuba dopo la Rivoluzione. Brani di Elena Burke, Pablo Milanés, Carlos Puebla (Hasta Siempre), Los Van Van, Irakere, Lazaro Ros, Sintesis, NG La Banda, Adalberto y su Son, Gerardo Alfonso, Yusa, Buena Vista Social Club.

  • Raĩ Is Not Dead

    03/01/2019 Duración: 01h40s

    Uno degli album di world music più belli tra quelli usciti nel 2018 è Raĩ Is Not Dead di Fanfaraĩ, che ci ha messo molta nostalgia per il raĩ, una musica oggi a torto un po' dimenticata. Abbiamo preso spunto da questa uscita per ritornare su questa straordinaria musica algerina intercalando brani dell'album e altri di protagonisti del raĩ dalle origini fino al grande successo internazionale degli anni novanta: Cheikha Remitti, Ahmed Wahbi, Bellemou Messaoud, Khaled, Cheb Hasni.

  • Ristampe di classici della world music

    02/01/2019 Duración: 59min

    Nel 2018 la World Circuit, l'etichetta che pubblicò Buena Vista Social Club, ha proseguito nella sua politica di ristampe di grandi album del suo catalogo: in questa conduzione ascoltiamo brani da Introducing... Rubén Gonzalez, A toda Cuba Le Gusta, Cachaito di Orlando Cachaito Lopez, Moussolou di Oumou Sangare, The Source di Ali Farka Toure, Né La Thiass di Cheikh Lo; ma anche da From Nubia To Cairo di Ali Hassan Kuban, altro classico ristampato dall'etichetta tedesca Piranha.

  • Blinky Bill: Everyone's Just Winging It And Other Fly Tales

    10/12/2018 Duración: 26min

    Blinky Bill: come il protagonista - un koala con una mentalità da ecologista - di un cartone animato australiano. Già il nome d'arte del giovane musicista del Kenya - al secolo Ochieng Sellanga - ci indirizza verso un'Africa fuori dai cliché: come la musica di Blinky Bill, che non assomiglia a quello che abitualmente si ha in mente quando si pensa alla musica africana. Prima uscita della nuova branca dell'etichetta Lusafrica destinata a documentare le nuove forme delle musiche urbane, giovanili, elettroniche nel continente nero: se il buon giorno si vede dal mattino...

  • Ali Hassan Kuban: From Nubia To Cairo

    26/11/2018 Duración: 24min

    La Piranha ripropone From Nubia To Cairo, la prima uscita internazionale dell'egiziano Ali Hassan Kuban, che l'etichetta tedesca aveva pubblicato nel 1989. La musica di Kuban era completamente distinta dalla musica con cui l'Egitto aveva fatto epoca nel novecento nel mondo arabo, la musica moderna egiziana di interpreti sublimi come Mohamed Abdelwahab e Oum Kalsoum. Kuban era portatore di una cultura musicale diversa: era arrivato al Cairo negli anni quaranta dalla Nubia, cioè l'Alto Egitto (guardando la cartina geografica l'Egitto meridionale), la regione che rappresenta il fondo nero-africano dell'Egitto. Il destino della maggioranza dei nubiani è stato l'inurbamento, in buona parte nella capitale: un esodo per centinaia di migliaia forzato, perché i loro villaggi furono sommersi per creare la faraonica diga di Assuan voluta nei primi anni sessanta da Nasser. Nato nel '29 e mancato nel 2001, Kuban modernizzò progressivamente la musica nubiana rendendola vivacissima, con enorme successo presso la nutrita co

  • Nobuntu: Obabes beMbube

    19/11/2018 Duración: 25min

    Gli ndebele sono una popolazione che vive nello Zimbabwe, in Sudafrica e nel Botswana; sono un'etnia imparentata con gli zulu e gli swazi. In lingua ndebele cantano le Nobuntu, gruppo vocale femminile dello Zimbabwe composto da cinque cantanti. l loro stile è il mbube, canto a cappella tipico dell'Africa australe, e tradizionalmente prerogativa maschile, che è diventato popolare a livello internazionale negli anni ottanta con il successo di Graceland di Paul Simon e del gruppo Ladysmith Black Mambazo. Le Nobuntu sono della seconda città del paese, Bulawayo, che vanta gruppi vocali mbube che hanno raggiunto un notevole successo a livello internazionale, come i Black Umfolosi e gli Insingizi, ma le Nobuntu sono l'unico gruppo mbube femminile: Obabes beMbube, titolo del loro terzo album, significa "donne del mbube".

  • Gaye Su Akyol: Istikrarl Hayal Hakikattir

    12/11/2018 Duración: 26min

    Gaye Su Akyol è una giovane cantante turca che si è fatta apprezzare a livello internazionale con il suo secondo album, uscito nel 2016, il primo ad avere un'esposizione al di fuori del suo paese. E' adesso appena uscito il suo terzo album, che mette insieme la lezione del pop-rock turco degli anni sessanta e settanta con elementi e stili vocali della musica classica turca e influenze di generi rock come psichedelia e post-punk. Il titolo di questo album significa "una fantasia ricorrente è realtà": Gaye Su Akyol oppone il "sogno ricorrente", come una contro-realtà, ad una realtà fatta di oscurità, caos, lotte di potere. Per essere una donna e un'artista che vive e lavora in un paese come la Turchia Gaye Su Akyol non potrebbe esprimersi in modo più chiaro.

  • Lura: Alguem di alguem

    05/11/2018 Duración: 26min

    A tre anni di distanza da Herança, il suo ultimo album, Alguem di alguem è il nuovo Ep di Lura, la cantante capoverdiana che con più successo si è mossa nella direzione di uno sganciamento dal modello rappresentato da Cesaria Evora e di un rinnovamento del repertorio e delle forme della canzone capoverdiana. Ma senza venir meno alla venerazione per Cesaria, a cui Lura dedica Crepuscular Solidao dum Diva, cover di un brano di un grande autore (e anche cantante) capoverdiano, Teofilo Chantre: Lura lo interpreta assieme a Gael Faye, rapper, cantante, scrittore francese di origine burundese, come scrittore noto per il romanzo Piccolo Paese.

  • Amira Kheir: Mystic Dance

    29/10/2018 Duración: 25min

    Amira Kheir è nata in Italia da genitori sudanesi, ed è cresciuta a Torino, dove è rimasta fino ai diciotto anni: poi per studiare si è trasferita a Londra, e ha quindi deciso di rimanere nella capitale britannica, attratta dalla dimensione multietnica e multiculturale della città. Mystic Dance è il suo terzo album, cantato parte in arabo e parte in inglese: la musica è in felice equilibrio fra il suo background sudanese e l'apertura e la contemporaneità, una musica fondamentalmente acustica, a volte intima e a volte trascinante, ma sempre molto elegante, come molto elegante è la voce di Amira Kheir.

  • Moussu T e Lei Jovents: Operette Volume 2

    22/10/2018 Duración: 24min

    Nato una quindicina di anni fa come uno dei progetti laterali di membri dei Massilia Sound System, Moussu T e Lei Jovents si è poi affermato come una delle presenze più interessanti sulla scena francese. Dopo qualche anno Moussou T si è indirizzato in particolare verso la cosiddetta operetta marsigliese, a cui nel 2014 ha dedicato l'album Operette, e a cui ritorna adesso con un secondo volume. L'operetta marsigliese fece epoca tra le due guerre mescolando tradizioni musicali provenzali, canzone italiana, canto di matrice operistica e il jazz, che negli anni venti aveva cominciato ad arrivare a Marsiglia: un genere, quello dell'operetta, nel quale, in decenni di massiccia immigrazione italiana a Marsiglia, come autori e come interpreti ebbero un ruolo determinante artisti di origine italiana come Vincent Scotto, Raymond Vinci, e René Sarvil, che all'anagrafe di cognome faceva Crescenzo.

  • Vari: Lusafrica 30th Anniversary Album

    15/10/2018 Duración: 24min

    Una etichetta di cui ci occupiamo spesso in questa trasmissione, la Lusafrica, compie nel 2018 trent'anni - portati benissimo - e li celebra con un album in cui propone in versione originale e in versione remix cinque brani di artisti della scuderia: inutile dire che tra loro c'è Cesaria Evora, di cui il fondatore della Lusafrica, José da Silva, ha lanciato e gestito la carriera internazionale. Gli altri sono il capoverdiano Tito Paris, l'angolano Bonga, il maliano Boubacar Traoré e il cubano Polo Montanez.

  • Takula: Takula

    08/10/2018 Duración: 27min

    Un album che ci porta in un paese assai poco battuto anche nell'ambito della world music, il Malawi: piccolo stato dell'Africa sudorientale, uno dei paesi più poveri del mondo, ma anche uno dei paesi con la maggiore densità di popolazione dell'Africa subsahariana, popolazione che in una percentuale molto alta è sieropositiva. Si tratta di un doppio Cd: il primo ci fa ascoltare il gruppo a cui l'album è intestato, formato da musicisti del Malawi e da un musicista norvegese; il secondo ci offre la rara possibilità di ascoltare alcuni brani di musica puramente tradizionale del Malawi che fanno parte del grande patrimonio di registrazioni, effettuate sul campo o in studio, accumulate dalla radio del Malawi, la Malawi Broadcasting Corporation, che per molti decenni è stata nel paese l'unica struttura in grado di effettuare registrazioni professionali.

  • Dur Dur of Somalia: Volume 1 e Volume 2

    01/10/2018 Duración: 26min

    A causa delle vicende del travagliato paese del Corno d'Africa, la musica moderna della Somalia è rimasta a livello internazionale uno degli angoli in ombra della musica africana. Ma adesso le etichette di world music sembrano ben decise a cominciare ad illuminarlo. Lo scorso anno l'etichetta newyorkese Ostinato Records ha pubblicato Sweet As Broken Dates - vedi qui il podcast del 25 settembre 2017 - una compilation di brani degli anni settanta e ottanta che provenivano dagli archivi della radio di Hargheisa, oggi capitale dell'autoproclamata Repubblica del Somaliland. Oltre a farci ascoltare della musica di grande fascino, la raccolta ci trasportava in una Somalia quasi irreale se guardata dalla prospettiva della tormentata Somalia degli ultimi decenni. Lo stesso fa adesso l'etichetta tedesca Analog Africa, riportandoci alla modernità che prima della guerra poteva vantare Mogadiscio, capitale della Somalia: attraverso le incisioni di una band, Dur Dur, che mescolando funk, reggae, soul, disco, e ritmi e melo

  • Stella Chiweshe: Kasahwa: Early Singles

    24/09/2018 Duración: 23min

    Stella Chiweshe è nata nel 1946 in un villaggio dello Zimbabwe, ed è cresciuta senza dare importanza alla musica tradizionale, e ascoltando invece musica bianca che arrivava dagli Stati Uniti. Poi però da adolescente cominciò ad essere presa dalla musica mbira, imperniata sullo strumento dallo stesso nome costituito da lamelle metalliche montate su una cassa di risonanza in legno, e destinata a mettere in contatto con gli spiriti, gli antenati e gli elementi della natura. Stella decise addirittura che sarebbe diventata la regina della mbira, ma questa cultura tradizionale non prevedeva che delle donne suonassero la mbira: nessun musicista voleva insegnarle a suonarla, nessun costruttore dello strumento voleva confezionargliene uno. Fu così con uno strumento avuto in prestito che Stella incise il suo primo brano, Kasahwa, adesso ristampato assieme ad altri sette brani registrati fra il '74 e l'83, introvabili e mai pubblicati prima fuori dall'Africa. Questo brano le diede una grande popolarità locale; poi dopo

página 9 de 12