Musiche Dal Mondo

  • Autor: Vários
  • Narrador: Vários
  • Editor: Podcast
  • Duración: 123:40:55
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Informações:

Sinopsis

Il podcast della trasmissione Musiche dal mondo di Radio Popolare

Episodios

  • Dona Onete: Rebujo

    11/10/2019 Duración: 29min

    A due anni dal suo primo album internazionale, Banzeiro, uscito nel 2017, Dona Onete torna con Rebujo, sempre per l'etichetta Mais Um Discos. Dona Onete è nata nel Parà, nel nord-est del Brasile, in un'isola nel delta del Rio delle Amazzoni: la madre era una indigena dell'Amazzonia, il padre discendente di schiavi africani. Una piccola carriera di cantante, inziata a quindici anni esibendosi nei bar di Belèm, si interruppe a ventidue perché il marito non approvava. Poi Dona Onete è stata insegnante, sindacalista, responsabile della cultura a livello regionale. Quindi all'inzio del secondo millennio il nuovo marito la incoraggia a cantare, e ad una festa un complesso locale le propone di diventare la cantante del gruppo. Così Dona Onete, nata nel '38, a settantadue anni pubblica il suo primo disco: da celebrità locale passa a personaggio di culto a livello nazionale - anche per via dei contenuti irrituali di alcune sue canzoni - poi appunto il primo disco internazionale. Uno dei generi di riferimento di Dona O

  • La mossa: a moss'!

    04/10/2019 Duración: 30min

    anche, ma fra molte altre cose, muovendosi liberamente fra tante tradizioni e tanti ambiti, privilegiando la musica popolare, dal Brasile alla Bulgaria, dalla Finlandia alla Francia, naturalmente, e appunto all'Italia, ma senza dimenticare gli standard. La mossa è nato nel 2015 nell'ambito di Arteteca, un gruppo vocale polifonico di venti donne diretto ad Avignone da Lilia Ruocco, una delle cinque cantanti: di origine napoletana, cantante e attrice, Lilia Ruocco ha studiato fra l'altro con Giovanna Marini a Roma.

  • Mariachi Los Camperos: De Ayer Para Siempre

    27/09/2019 Duración: 29min

    La storia della musica mariachi, che nel 2011 è stata proclamata dall'Unesco "patrimonio dell'umanità", è lunga e complessa. Nata dall'incontro fra musiche indigene e musiche e strumenti dei colonizzatori spagnoli, è stata una musica praticata nelle aree rurali, fino a quando l'inurbamento dalle campagne non l'ha portata nelle città. E' all'inizio del novecento che la musica mariachi assume un rilievo nazionale: arriva a Città del Messico, e poi dopo la rivoluzione messicana il governo, che punta alla creazione di una identità nazionale messicana, la promuove anche a livello internazionale a quello che la musica mariachi è poi effettivamente diventata, un emblema del Messico. La musica mariachi si è poi diffusa anche negli Stati Uniti, a partire dalla California. Il gruppo Los Camperos è nato a Los Angeles una sessantina di anni fa: ed è ancora oggi uno dei migliori complessi mariachi in attività, con una musica molto elegante ed equilibrata. Un loro album del 2008 ha vinto un Grammy, e il loro nuovo De Ayer

  • Music by asylum-seekers in Sicily: Today is Good!

    24/06/2019 Duración: 27min

    Musiche dal mondo è una trasmissione che parlando di musica parla di apertura verso altre culture, verso altri mondi e altre realtà, verso gli altri in generale, parla di conoscenza e disponibilità rispetto a quello che abbiamo intorno nel mondo, e di quanto altre culture e altre realtà possono arricchirci: visti anche i chiari di luna di questi giorni della Sea Watch, ci piace chiudere questa stagione di Musiche dal mondo con un album di "musica di richiedenti asilo in Sicilia". Nel 2016 due giovani che sono anche musicisti, Rachel Beckles Wilson e Francesco Iannuzzelli, si sono trasferiti da Londra in Sicilia orientale per contribuire come volontari a progetti educativi e di accoglienza per minori stranieri non accompagnati, e in generale per migranti: nell'estate del 2017 hanno visitato regolarmente Casa Freedom, centro per minori stranieri non accompagnati a Priolo Gargallo, tra Catania e Siracusa, dove hanno animato dei laboratori di musica. Dai ragazzi che hanno partecipato sono venute proposte di canzo

  • Altin Gun: Gece

    17/06/2019 Duración: 27min

    Un fenomeno che si è sviluppato con la world music è quello della nascita di gruppi che riprendono la musica di altre culture musicali. Naturalmente è da un secolo che in giro per il mondo si suona una musica arrivata dagli Stati Uniti come il jazz, e gruppi di blues o di reggae si trovano dappertutto: ci riferiamo invece a gruppi che si dedicano a culture musicali più specifiche. Per esempio il pop-rock turco: negli anni sessanta-settanta la Turchia ha sviluppato un grosso filone di musica giovanile che ha fatto tesoro della lezione del rock e della psichedelia in Europa e negli Stati Uniti, nutrendosi però anche intelligentemente di cultura musicale locale, ma mostrando anche una sensibilità tutta particolare nell'appropriazione degli elementi che prendeva dall'occidente, con esiti estremamente originali. Il bassista olandese Jasper Verhulst era già al corrente del pop-rock turco, ma poi un viaggio ad Istambul ha fatto il resto, e due anni fa ha dato vita in Olanda ad Altin Gun: solo due membri della formaz

  • Bantu Continua Uhuru Consciousness: The Healing

    10/06/2019 Duración: 26min

    Abbreviato in Bcuc, il nome del gruppo è lungo e in diverse lingue: Bantu Continua Uhuru Consciousness. Bantu nell'area linguistica appunto bantu significa "uomini"; continua (pronuncia: continùa) sta per "a luta continua", slogan del Frelimo durante la lotta per l'indipendenza del Mozambico; uhuru in swahili significa libertà; consciousness è un termine chiave nel pensiero afroamericano: ma ricordiamo anche il Black Consciousness Movement, l'organizzazione anti-apartheid nata in Sudafrica fra anni sessanta e settanta e guidata da Stephen Biko. Bcuc è nato da session di improvvisazione di testi e musica nel Thokoza Park di Soweto, la township nera di Johannesburg. Singolare, la musica è basata, oltre che su un basso elettrico, su percussioni e voci. Il nuovo album della formazione, pubblicato dalla francese Buda Musique, si intitola The Healing: i lunghi brani sono come sospesi tra la dimensione di un rituale, di una cerimonia, che ci riporta alla funzione della musica come forza che risana nell'Africa tradiz

  • Luedji Luna: Um corpo no mundo

    03/06/2019 Duración: 15min

    Monica Paes - ospite della trasmissione - ci aiuta a cogliere i significati dei testi ma anche il background delle scelte musicali di Um corpo no mundo, primo album, pubblicato a livello internazionale dalla Sterns, di Luedji Luna, giovane cantante brasiliana, che in questi ultimi anni si è affermata con alcuni brani che in Brasile sono diventati hit (come quello che dà il titolo all'album), e vincendo prestigiosi premi come il Caymmi per la musica nel 2017. Figlia di genitori afrobrasiliani, il padre di professione storico e la madre economista, entrambi attivisti nel movimento nero di Bahia, Luedji si è laureata in legge con l'obiettivo di usare i suoi studi per portare avanti il lavoro politico dei genitori. Ma all'università Luedji ha studiato anche musica, e alla fine il desiderio di continuare come cantante e artista ha prevalso. Ma il suo impegno si è solo trasferito su un altro piano, come mostrano testi che fanno riferimento al suo essere nel mondo come donna nera, alla diaspora africana, alla cultur

  • La Yegros: Suelta

    20/05/2019 Duración: 25min

    Qualche settimana dopo aver presentato Caminos di Nacion Ekeko, torniamo sulla combinazione del folclore latinooamericano con l'elettronica nei nuovi trend della musica da ballo, che ha avuto nella nueva cumbia uno dei fenomeni di maggiore successo a livello internazionale. Della nueva cumbia La Yegros è uno dei personaggi più rappresentativi. All'anagrafe Mariana Yegros, La Yegros è nata a Buenos Aires da una famiglia originaria di Misiones, una regione del nord dell'Argentina incastonata fra il Paraguay e il Brasile, dove si incontrano musiche di tutti e tre questi paesi, come quelle con cui La Yegros è cresciuta: il chamamé, il carnavalito e appunto la cumbia. Dopo esperienze musicali e teatrali, nel 2003 La Yegros ha dato vita ad un gruppo, De Martinas, che, tenendo conto anche della dancehall giamaicana, mescolava elettronica e folclore, idea all'epoca pionieristica e che poi ha preso piede in Argentina e più in generale in America latina. Nel 2013 La Yegros ha pubblicato il suo primo album a suo nome, V

  • Ekiti Sound: Abeg No Vex

    13/05/2019 Duración: 27min

    Leke AKA Chif è il nome d'arte di un giovane musicista che ha lavorato per un certo tempo come sound designer nella fiorente industria cinematografica di Nollywood, e che, facendo la spola tra Lagos e Londra, fa parte della nuova generazione nigeriana che lavora sulla musica elettronica e sulle nuove forme della musica da ballo. Non con il suo nome d'arte abituale, ma con Ekiti Sound (Ekiti è uno dei trentasei stati della Nigeria) come intestazione, esce adesso a livello internazionale con un album pubblicato dalla Crammed: un sound che si presenta come una fusione di hip hop, drum'n'bass, pulsazioni elettroniche, percussioni africane, canti della tradizione yoruba. La Crammed è un'etichetta belga che ha una gloriosa storia di attenzione alla musica africana: alla metà degli anni ottanta fece da battistrada alla scoperta della musica etiopica pubblicando Ere Mela Mela, disco di culto di Mahmoud Ahmed.

  • Blick Bassy: 1958

    06/05/2019 Duración: 26min

    L'Africa di oggi offre uno uno spettacolo assai diverso da quello della stagione delle indipendenze, con le sue grandi speranze sul futuro del continente: e non è un caso che i più consapevoli tra i giovani africani sentano in questi ultimi anni il bisogno di cercare ispirazione in alcune delle grandi figure che hanno guidato l'Africa verso un orizzonte di libertà, verso la fine del dominio coloniale. Una ricerca di punti di riferimento che si è spesso manifestata da diversi anni a questa parte anche nella musica. Blick Bassy, cantante camerunese che vive da vent'anni in Francia e che è immerso in pieno nel nostro tempo (un brano del suo album precedente è stato utilizzato dalla Apple per la campagna pubblicitaria dell'Iphone 6), intitola la sua nuova uscita 1958, in omaggio a Ruben Um Nyobé, la figura di punta della lotta per l'indipendenza del Camerun, che nel 1958 fu ucciso dall'esercito francese mentre alla macchia combatteva per la libertà del proprio paese. Nelle canzoni dell'album Bassy non è tenero ne

  • Tartit: Amankor

    29/04/2019 Duración: 27min

    Quello della musica touareg è uno dei fenomeni di maggiore successo nell'ambito della world music, e, emerso da un paio di decenni, uno dei più duraturi. Il nome più noto è quello dei Tinariwen, i decani della musica moderna touareg, ma sono parecchi i gruppi che si sono ritagliati una loro risonanza internazionale. Uno di questi è Tartit: Amankor, il titolo del loro nuovo album, in lingua tamashek, la lingua dei touareg, vuol dire "esilio", ed è proprio in esilio, nei campi per rifugiati in Mauritania, che nei primi anni novanta, all'epoca della rivolta touareg in Mali, è cominciata la storia di tartit, formato da touareg della regione di Tombouctou. Nel filone della musica touareg arrivata alla ribalta internazionale Tartit si distingue, rispetto all'indirizzo che per comodità possiamo definire blues-rock di cui i Tinariwen sono gli alfieri, per una fisionomia musicale più tradizionale. E per il suo protagonismo femminile: con diverse vocalist, guidate da Fadimata Walet Oumar. Un protagonismo che non deve s

  • Manou Gallo: Afro Groove Queen

    15/04/2019 Duración: 27min

    Da bambina Manou Gallo aveva lasciato sconcertati gli abitanti del suo villaggio in Costa d'Avorio perché era attratta dai tamburi, strumenti tradizionalmente riservati agli uomini, e aveva imparato a suonarli alla perfezione. Più tardi vide un basso elettrico e si innamorò dello strumento. Dal '97 per sei anni bassista delle Zap Mama, nel 2013 Manou Gallo è stata indicata, unica donna, dalla rivista Forbes Afrika tra i dieci migliori bassisti africani (il continente nero negli ultimi decenni ha sfornato molti eccellenti bassisti). Nel 2016 un video in cui Manou suonava il basso raggiunse nel giro di pochi giorni quasi un milione e mezzo di visualizzazioni: lo aveva condiviso Bootsy Collins, il leggendario bassista della band di james Brown, dei Funkadelic e dei Parliament, che era rimasto colpito dal talento di Manou. Collins manifestò poi il desiderio di collaborare con lei: ed ecco Afro Groove Queen (Contre-Jour), prodotto da Collins, che interviene anche in alcuni brani come bassista e vocalist. Un album

  • Nacion Ekeko: Caminos

    08/04/2019 Duración: 24min

    Nacion Ekeko è il nome che Diego Perez ha dato al suo progetto in cui canti, melodie, strumenti tradizionali dell'America Latina si incontrano con l'elettronica e le nuove tecnologie. Alla base c'è il percorso intrapreso da Perez nel 2000 alla ricerca della propria identità come artista argentino e latinoamericano, ricerca che Perez ha portato avanti anche con viaggi presso le comunità indigene e entrando in contatto con musicisti e poeti popolari. Questo percorso di Perez è tutt'altro che isolato, ma Perez è stato forse uno dei primi ad imboccare questa strada: in effetti è stato soprattutto con la crisi finanziaria argentina culminata nel 2001 - che ha rappresentato anche uno spartiacque psicologico e di visione delle cose per molti artisti e operatori culturali - che in Argentina si è assistito ad un diffuso ripensamento della propria identità, ad un ampio ri-centramento sull'essere argentini e latinoamericani. Questo ha portato ad una reazione all'egemonia sulla vita notturna di Buenos Aires della musica

  • Kora Beat: Yakar

    01/04/2019 Duración: 28min

    Kora Beat è un gruppo nato nel 2011 a Torino per iniziativa di Cheikh Fall, musicista senegalese, cantante e suonatore di kora, l'arpa a ventun corde diffusa nella musica tradizionale dell'Africa occidentale. Arrivato in Italia nel 2005, Cheikh Fall è stato tra i primi musicisti che hanno costituito una delle più note compagini multietniche in Italia, la genovese Orchestra di piazza Caricamento, e ha collaborato con la cantante italiana di origine etiopica Saba Anglana. Kora Beat si è formato in seguito all'incontro di Cheikh Fall con un altro musicista senegalese in Italia, il batterista Samba Mbaye, e al loro contatto con la scena jazzistica e alternativa torinese, nella quale hanno incontrato il sax alto Gianni Denitto e il bassista Andrea Di Marco: a loro quattro si è aggiunto poi un altro musicista senegalese, il percussionista Badara Dieng. Yakar è il loro secondo album: musica fresca, vivace, con un piglio originale, e temi che vanno dai cambiamenti prodotti in Africa occidentale dal colonialismo, al r

  • Las Hermanas Caronni: Santa Plastica

    25/03/2019 Duración: 26min

    Nate a Rosario da una famiglia di origini italiane, spagnole, svizzere e russe, con le loro ascendenze le gemelle Laura e Gianna Caronni, in arte Las Hermanas Caronni, rappresentano bene la mescolanza da cui è venuta fuori l'identità argentina, una identità a cui le due sorelle, clarinettista una e violoncellista l'altra, entrambe cantanti ed entrambe con una formazione e una esperienza classica, sono profondamente legate anche sul piano musicale. Arrivate in Francia alla fine degli anni novanta, nel 2006 hanno cominciato a lavorare come duo e ad elaborare un proprio repertorio. La loro è una musica garbata, intima, piena di poesia ma anche di intensità, che si muove fra musica popolare e canzone, musica classica e una elegante world music contemporanea, traendo ispirazione vuoi da Debussy vuoi da Piazzolla, vuoi dalla musica popolare basca vuoi da Nino Rota. A dare il titolo a Santa Plastica, il loro nuovo album - il quarto della loro discografica - un ironico brano ecologista.

  • Dobet Gnahoré a Bergamo Jazz

    18/03/2019 Duración: 27min

    Chissà chi ricorda l'edizione 2001 della nostra Extrafesta: ebbe come protagonista il gruppo del percussionista della Costa d'Avorio Boni Gnahoré, che arrivò apposta da Abidjan. Ma a quella Extrafesta partecipò anche sua figlia Dobet Gnahoré: invitata da Radio Popolare a venire a Milano a salutare il papà, Dobet, che neanche ventenne da qualche tempo viveva a Grenoble, si esibì anche in un paio di brani fuori programma nel corso della serata. Nel frattempo Dobet Gnahoré ha fatto una bella carriera, e si è affermata come una delle protagoniste della musica dell'Africa nera più note e apprezzate a livello internazionale. Artista estremamente professionale, cantante con una forte personalità, Dobet è anche una bravissima ballerina e ha una grande capacità di tenere la scena, in show di notevole classe e molto trascinanti: come si vedrà sabato 23 marzo a Bergamo nell'ambito di Bergamo Jazz. Per l'occasione Musiche dal Mondo torna sul suo ultimo album, Miziki, uscito lo scorso anno.

  • Manu Dibango: sessant'anni di carriera

    11/03/2019 Duración: 27min

    Il 12 dicembre scorso, giorno del suo compleanno, Manu Dibango ha festeggiato a Parigi, con tre ore di spettacolo a Le Palace, i suoi ottantacinque anni e sessant'anni di carriera: la festa continua e arriva anche in Italia, domenica 24 marzo, nella serata di chiusura di Bergamo Jazz. Musiche dal mondo rende omaggio a Manu con qualche brano che ci ricorda alcuni momenti importanti della sua vita e della sua carriera: la nascita e l'infanzia a Douala, in Camerun, la passione per il jazz nella Francia del secondo dopoguerra, l'incontro nel '60 con il grande musicista congolese Joseph Kabasele, la collaborazione con Nino Ferrer, e nel '72 l'exploit planetario di Soul Makossa, con cui Dibango diventa una star internazionale, uno dei primi musicisti africani (assieme a Miriam Makeba e a Fela Kuti) a farsi conoscere a livello mondiale e uno dei battistrada della world music.

  • Italian Saharawi Band: Desert Session

    04/03/2019 Duración: 27min

    Con la compianta Mariem Hassan e con Aziza Brahim, negli ultimi due decenni la musica sahrawi è salita alla ribalta internazionale della world music: ma questo non deve farci dimenticare che nei campi profughi sahrawi la musica vive grandissime difficoltà. Desert Session è un album che raccoglie brani registrati assieme da musicisti sahrawi e italiani, tra un campo sahrawi in Algeria e il nostro Sud. Il Cd è nato da un progetto di una associazione italiana che tra il Salento e i campi nel deserto si occupa di bambini sahrawi con problemi di disabilità: negli ultimi anni circa venticinque bambini sahrawi sono stati ospiti di famiglie pugliesi e sono stati sottoposti ad interventi chirurgici e hanno ricevuto trattamenti sanitari in Italia. La musica potrebbe sembrare un fatto del tutto secondario rispetto a questo impegno indirizzato ai drammi individuali all'interno del dramma generale dei sahrawi: ma non lo è, innanzitutto per i bambini e per i più giovani, per mantenere un rapporto con la loro cultura, per i

  • Bixiga 70: Quebra Cabeça

    25/02/2019 Duración: 28min

    Bixiga 70, formazione di una decina di elementi con un impianto da piccola big band, rappresenta una delle più brillanti novità arrivate in questo decennio dalla musica brasiliana, e nello specifico dalla scena di Sao Paulo, che si può considerare senza tema di smentita una delle realtà musicali attualmente più vivaci del pianeta. Bixiga 70 prende il nome dal numero 70 della Rua Treze de Maio, sede dell'Estudio Traquitana, culla della band, nel bairro di Bixiga, caratterizzatosi nella prima metà del novecento come quartiere dell'immigrazione italiana. I componenti di Bixiga 70 hanno diverse provenienze musicali: candomblé, jazz, reggae... ma il denominatore comune è stato la musica afrobrasiliana: l'idea del gruppo è stata quella di creare un ibrido, con appunto l'Africa come riferimento principale. Africa che nella produzione di Bixiga 70 entra non solo attraverso quello che di africano c'è nella musica afrobrasiliana, perché Bixiga 70 si rapporta creativamente per esempio anche a forme di musica africana mo

  • Dudu Tassa and the Kuwaitis: El Hajar

    18/02/2019 Duración: 27min

    Nato nel 1977 a Tel Aviv, Dudu Tassa è un protagonista di rilievo del rock israeliano. Tassa è un ebreo che ha le sue origini familiari in due paesi arabi, l'Irak e lo Yemen. Nel suo terzo album, che nel 2003 gli ha fatto fare un salto di popolarità nel suo paese, Tassa aveva già proposto una canzone irakena che era stata interpretata anche da suo nonno, Daoud Al Kuwaiti. Ma poi Tassa ha scavato in maniera più sistematica nelle sue radici familiari e musicali, ascoltando centinaia di canzoni di Daoud Al Kuwaiti e di suo fratello Saleh, che lavoravano col nome d'arte di Fratelli Al Kuwaiti, fra i maggiori innovatori della scena musicale di Baghdad fra gli anni trenta e cinquanta del secolo scorso, e poi emigrati in Israele. Tassa ha poi pensato di attualizzare alcuni dei brani con la sua sensibilità di giovane musicista rock: lo ha fatto con una nuova band a cui ha dato il nome di Dudu Tassa and The Kuwaitis, con cui ha pubblicato un album nel 2011 e un secondo nel 2015, coinvolgendo in questo lavoro musicisti

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