Musiche Dal Mondo
- Autor: Vários
- Narrador: Vários
- Editor: Podcast
- Duración: 123:40:55
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Sinopsis
Il podcast della trasmissione Musiche dal mondo di Radio Popolare
Episodios
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Ricordo di Alemayehu Esheté
30/12/2021 Duración: 29minMancato in settembre a ottant'anni, il cantante etiopico Alemayehu Esheté è stato uno dei grandi protagonisti della cosiddetta "swinging Addis", la Addis Abeba degli anni fra i sessanta e i primi settanta. In un paese che per cultura guardava con sospetto tutto quello che non era etiopico, Esheté è stato considerato a scelta l'Elvis Presley o il James Brown della scena etiopica. E per quanto Esheté si sforzasse di lusingare padri e madri con i testi delle sue canzoni, finì per rappresentare il nemico pubblico numero uno per i genitori dei giovani della sua generazione, che nel nuovo beat etiopico di cui Esheté era uno dei massimi alfieri vedevano una cosa "da selvaggi". Ma a onor suo e della straordinaria capacità della musica etiopica moderna di allora di aprirsi al mondo senza però rinunciare ad una autonoma e spiccata identità, bisogna riconoscere che proprio la produzione di Esheté, che negli anni sessanta fu uno dei musicisti più appassionatamente e apertamente esterofili del suo paese, ci appare oggi, o
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Khoomei Beat: Changys Baglaash
23/12/2021 Duración: 28min..Nella puntata del 17 luglio avevamo ritrovato il gruppo Yat-Kha di una vecchia conoscenza, il musicista tuvano Albert Kuvezin: Tuva, repubblica autonoma della confederazione russa situata nella Siberia meridionale, ha una grande tradizione di musica popolare, ed è rinomata per il canto "di gola", ma negli ultimi decenni - per esempio con un gruppo folk come Hun Hur Tu e con un gruppo folk-punk come Yat-Kha, che fece epoca nella world music per l'uso del canto di gola tuvano - si è costruita anche una bella tradizione di modernità musicale, e con Changys Baglaash dei Khoomei Beat (pubblicato dall'etichetta Arc) abbiamo adesso una nuova generazione che si muove nel solco di queste esperienze, fra musica tradizionale e rock.
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La rumba congolese patrimonio immateriale dell'umanità
16/12/2021 Duración: 28min..Nei giorni scorsi l'Unesco ha annunciato che la rumba congolese è stata accolta nell'elenco (creato nel 2001) dei patrimoni immateriali dell'umanità. La candidatura era stata depositata lo scorso anno, ed è stata sostenuta da un comitato misto, che ha coinvolto entrambe le repubbliche del Congo, Congo-Kinshasa e Congo-Brazzaville. La rumba congolese, che per decenni ha egemonizzato le scene musicali dei paesi circostanti, e che è stata ascoltata e ballata con passione in buona parte dell'Africa nera dall'epoca della grande ondata delle indipendenze fino a tutti gli anni ottanta, è stata in assoluto uno dei fenomeni più straordinari della musica del Novecento. L'inserimento della rumba congolese nell'elenco dei patrimoni immateriali dell'umanità tutelati e valorizzati dall'Unesco è un riconoscimento non solo per le due repubbliche del Congo ma per tutta l'Africa nera che si è identificata nella rumba. Festeggiamo questo meritato traguardo ricordando l'importanza della rumba congolese e ascoltando alcune dei
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Tchiss Lopes: Jà Bo Corre D'Mim
09/12/2021 Duración: 28minNell'80, a ventun anni, Narciso Tchiss Lopes lascia il Capo Verde per il Portogallo, dove spera di essere ingaggiato da una delle importanti squadre di calcio del paeso. Ma dopo pochissimo è a Roma, e a Civitavecchia si imbarca su un mercantile greco, lavorando come marinaio e nel giro di un anno toccando porti del Nord Europa, dell'Africa e del Brasile. Tornato nell'81 a Roma, viene ingaggiato come chitarrista da un gruppo capoverdiano, e negli anni successivi registra a Sutri, in provincia di Viterbo, due album personali. Il secondo, Jà Bo Corre D'Mim, inciso nel '94, con Tchiss come cantante e organista, ebbe all'epoca una circolazione non sono nelle comunità capoverdiane in Italia, e un brano è stato inserito nella raccolta Space Echo, dedicata dalla Analog Africa al filone di musica capoverdiana che negli anni settanta e ottanta adottò suoni non acustici e nuove strumentazioni, a cominciare da tastiere come Farfisa, Rhodes, Korg e Moog. Adesso l'etichetta milanese Arabusta Records ha avuto la bella idea
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Kiko Dinucci: Rastilho
02/12/2021 Duración: 28minCome il sassofonista Thiago França - di cui Musiche dal mondo si è occupata in ottobre - il chitarrista Kiko Dinucci è da diversi anni una delle figure di punta della scena musicale di Sao Paulo, cioè di una delle scene musicali più vivaci e creative del pianeta. Nel 2020 Dinucci ha pubblicato per l'etichetta Mais Um un album di grande classe imperniato sulla chitarra acustica, Rastilho, che pochi giorni fa, in duo con la vocalist Juçara Marçal (Dinucci, Marçal e França sono la formazione base dello splendido gruppo afro-punk-free Metà Metà attivo da diversi anni), ha presentato in un'unica data italiana a Trento. Un album da ascoltare con attenzione, in attesa del ritorno di Dinucci e Marçal in Europa, previsto per l'estate 2022.
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Stella Chiweshe: Ambuya!
25/11/2021 Duración: 28minNella Rhodesia - oggi Zimbabwe - degli anni sessanta la musica mbira e il mondo culturale/spirituale che le ruotavano attorno erano trattati con ostilità dai missionari e repressi dalle autorità della dominazione coloniale britannica prima, e del regime bianco indipendente poi: l'uso in pubblico di una mbira, strumento a lamelle suonato con i pollici, poteva costare la prigione. Nata in un villaggio, Stella Chiweshe da adolescente fu presa da un interesse spasmodico per la mbira: per suonarla Stella Chiweshe sfidò non solo i divieti delle autorità, ma anche il tabù che escludeva le donne dalla pratica di questo strumento. Nel '74 la sua prima incisione fece sensazione. Poi dopo la liberazione dello Zimbabwe Stella Chiweshe cominciò a girare all'estero prima come solista della compagnia nazionale di danza, poi per conto proprio: erano gli anni ottanta del fenomeno della world music e del grande interesse per la musica africana, e Stella Chiweshe si trovò proiettata al rango di star. Nell'87, a Berlino, registr
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Vari: Essiebons Special, Ghana Music Power House
18/11/2021 Duración: 28minCresciuto ad Accra, capitale del Ghana, Dick Essilfie-Bondzie, di famiglia benestante, a vent'anni fu mandato a Londra a studiare economia e commercio, e tornò in patria con assicurato un impegno governativo. Ma la passione di Essilfie era la musica, e trovò il modo di conciliarla con il business aprendo nel '67 la prima fabbrica che stampava dischi in quell'area dell'Africa occidentale: negli anni settanta e ottanta le sue etichette Essiebons e Dix ebbero un ruolo importante per la scena musicale estremanente vivace di Accra, dominata dall'highlife e dove poi si affermò l'afrobeat. Le etichette di Essilfie-Bondzie produssero all'epoca tanto materiale che alcune registrazioni non videro nemmeno la luce: alcuni brani della raccolta allestita dalla Analog Africa, Essiebons Special, sono degli inediti assoluti. Questa compilation è un altro tassello di un mosaico sempre più dettagliato della musica africana moderna che etichette meritorie come la tedesca Analog Africa stanno contribuendo a comporre.
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Ricordo di Jacob Desvarieux
11/11/2021 Duración: 28minMancato il 30 luglio a Pointe-à-Pitre, alla Guadalupa, Jocob Desvarieux era il chitarrista e anche la caratteristica e bonaria voce roca dei favolosi Kassav'. Nato nel 1955 a Parigi, cresciuto fra le Antille francesi e il Senegal, attratto dalla chitarra rock, a cominciare da Jimi Hendrix, Desvarieux è stato con i Kassav' fin dalla fondazione del gruppo, nel '79, dando un grande contributo - con la sua sensibilità musicale ma anche con la sua presenza scenica e come personaggio assai amato dal pubblico - al clamoroso successo internazionale del gruppo antillano, che Radio Popolare nel '91 propose per la prima volta in Italia alla nostra Extrafesta. Lo ricordiamo con brani presi da un live dei Kassav' del '93 al parigino Zénith e da un suo album personale del '99.
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Ricordo di Adalberto Alvarez
04/11/2021 Duración: 27minMancato il primo settembre, Adalberto Alvarez è stato uno dei grandi bandleader cubani degli ultimi decenni. Nato a Camaguey nel '48, formatosi alla Scuola nazionale d'arte dell'Avana, Alvarez negli anni settanta diede vita ad una formazione, Son 14, poi nell'84 ad Adalberto y Su Son. Lo ricordiamo in particolare con la meravigliosa Y que tu quieres que te den, il brano con cui Alvarez fece epoca nella Cuba del "periodo especial" dei primi anni novanta.
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Bonga Jean-Baptiste: Boula
28/10/2021 Duración: 30minNato e cresciuto a Croix de Mission, ad Haiti, Bonga Jean-Baptiste è un virtuoso delle percussioni haitiane, delle percussioni del voudou, e, dagli anni novanta negli Stati Uniti, è anche uno dei rari maestri fuori da Haiti che praticano e conservano l'arte della costruzione dei tamburi tradizionali. Al suo primo album personale, Kanzo, del 2000, che metteva insieme la musica haitiana con elementi di jazz, blues e funk, ha partecipato Lou Reed. Suo terzo album, interamente realizzato da Bonga senza l'intervento di altri musicisti, Boula si presenta come una sorta di condensato - nel formato di una serie di brani - di un cerimoniale voudou.
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A Espetacular Charanga do França: The Importance of Being Espetacular
14/10/2021 Duración: 30minMusiche dal mondo di gio 14/10/21
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Young Female Voices from Palestine: Henna
23/09/2021 Duración: 27minMusiche dal mondo di gio 23/09/21
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Ikoqwe: The Beginning, the Medium, the End and the Infinite
16/09/2021 Duración: 27minMusiche dal mondo di gio 16/09/21
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Zanzibara 10: First Modern. Taarab Vibes from Mombasa and Tanga 1970-1990
07/08/2021 Duración: 29minMusiche dal mondo di sab 07/08/21